Notizie del giorno
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Società e fallimento
Consiglio dei MInistri
Nel “Milleproroghe” novità anche per l’accesso alla composizione negoziata della crisi
Il testo del Decreto Milleproroghe prevede, tra le altre cose, la proroga al 31 dicembre 2024 della norma che consente all’imprenditore che accede alla composizione negoziata della crisi di depositare, in luogo della documentazione richiesta dal codice della crisi d’impresa, una dichiarazione sostitutiva.
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Privacy
Responsabile trattamento dati personali
RPD: ABI e Garante collaborano per valutarne il ruolo
In una ricerca condotta dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI), sono state esaminate le peculiarità e l'importanza del Responsabile della protezione dei dati personali (RPD) all'interno del sistema bancario italiano.
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Civile e processo
Famiglia
Due mamme, il nome del c.d. genitore intenzionale da cancellare con rettifica
In seguito al percorso di procreazione medicalmente assistita intrapreso in Spagna, due donne dichiaravano la nascita della loro figlia, indicandosi come madri dinanzi all’Ufficiale dello stato civile di un Comune lombardo.
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Società e fallimento
Valutazione di Impatto Ambientale
Istanze VIA: nuove modalità per la trasmissione telematica
Allo scopo di agevolare il proponente nel trasmettere la VIA (valutazione di impatto ambientale), sono state introdotte nuove modalità per la trasmissione telematica delle relative istanze. Nel contempo si è anche semplificata la verifica amministrativa di procedibilità dell’istanza di VIA.
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Obbligazioni e contratti
Assicurazione
Assicurazione plurima e azione di regresso da parte dell’assicuratore solvente
Quando vengono stipulate più assicurazioni a copertura dello stesso rischio senza l’accordo degli assicuratori (cd. assicurazione plurima), l'assicuratore che ha pagato ha diritto di regresso contro gli altri, ex art. 1910, comma 4 c.c., in misura proporzionale all’indennizzo contrattualmente dovuto da ciascuno degli altri assicuratori.
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Lavoro
Mobbing
Se l’ambiente di lavoro è stressogeno, si parla di straining e non di mobing
Nel caso in cui non sia stata provata la presenza di mobbing sul posto di lavoro, il giudice deve comunque valutare se, basandosi sugli stessi fatti sostenuti dalla parte richiedente, vi sia una responsabilità da parte del datore di lavoro per non aver preso tutte le misure necessarie per proteggere l'integrità fisica e morale del dipendente, in conformità con la natura specifica del lavoro, l'esperienza e la tecnica.