Revisione della patente e segnalazione alla Motorizzazione: va omessa l’indicazione della patologia riscontrata e ritenuta non compatibile col titolo di guida
I giudici precisano che la mancata indicazione dello stato patologico risponde all’esigenza di tutelare la riservatezza del privato cittadino e, al contempo, ad impedire la diffusione incontrollata di dati sensibili di carattere sanitario
Sacrosanta l’omessa specificazione, nella segnalazione diretta alla Motorizzazione e che ha portato alla revisione della patente del privato cittadino, della patologia riscontrata e valutata come non compatibile con la titolarità della patente di guida. I giudici precisano che la mancata indicazione dello stato patologico risponde all’esigenza di tutelare la riservatezza del privato cittadino e, al contempo, ad impedire la diffusione incontrollata di dati sensibili di carattere sanitario, il cui trattamento è consentito solo nei limiti della stretta necessità. L’opportunità e la congruenza di tale modalità di comunicazione è affermata anche in una circolare, risalente al 2015, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, circolare che evidenzia, in particolare, che l’obbligo di segnalazione alle autorità, previsto dal Codice della strada in caso di riscontro, in occasione di accertamenti medici, di patologie incompatibili con la guida, deve essere assolto attraverso l’invio all’Ufficio della Motorizzazione Civile di un’informativa con cui si comunichi esclusivamente che sono state riscontrate patologie incompatibili con i requisiti psico-fisici stabiliti per l’idoneità alla guida, senza accompagnare tale comunicazione con ulteriori livelli di dettaglio in ordine ai determinati apparati od organi (sistema nervoso, apparato cardiovascolare, etc.), a carico dei quali le infermità riscontrate producano alterazioni invalidanti, risultando tale contenuto sufficiente ad idoneo ad attivare gli accertamenti cui sono istituzionalmente preposti gli organi della Motorizzazione. (Sentenza 517 del 30 novembre 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia)