Auto privata danneggiata, niente accesso alle immagini della videosorveglianza presente nella zona del parcheggio
Istanza priva di fondamento se non è finalizzata all’ostensione un documento già esistente, bensì ad ottenere una informazione circa un mero fatto (verosimilmente ripreso dalle telecamere di sicurezza) occorso
Niente accesso alle immagini riprese da un impianto di videosorveglianza installato nella zona del parcheggio di un ospedale se l’istanza è mirata ad individuare il presunto responsabile dei danni cagionati alla vettura di un privato cittadino. I giudici chiariscono che il diritto di accesso, garantito dalla legge sul procedimento amministrativo, non può essere esercitato nei confronti delle immagini riprese da un impianto di videosorveglianza installato presso il parcheggio di un ospedale, una volta preso atto che l’istanza non ha ad oggetto un documento già esistente e nel possesso del titolare dell’impianto ma è finalizzata a promuovere la formazione di nuovi documenti destinati a contenere le informazioni richieste. Nello specifico, un privato cittadino ha chiesto l’accesso alle immagini riprese da un impianto di videosorveglianza, installato presso il parcheggio di un ospedale, al fine di individuare il responsabile dei danni cagionati alla propria auto. Per i giudici, però, l’istanza è priva di fondamento poiché – in disparte la questione della dubbia riconducibilità dell’attività di videosorveglianza del parcheggio di una struttura sanitaria ad attività di pubblico interesse – non è finalizzata all’ostensione un documento già esistente, bensì ad ottenere una informazione circa un mero fatto (verosimilmente ripreso dalle telecamere di sicurezza) occorso. In sostanza, l’istanza avanzata dal privato cittadino non ha ad oggetto documenti amministrativi specifici ed esistenti, con conseguente insussistenza del diritto di accesso. (Sentenza 3376 del 22 dicembre 2022 del Tribunale amministrativo regionale della Sicilia)