Telemarketing e teleselling: approvato il Codice di condotta
Le società che aderiranno al ‘Codice’ si impegneranno ad adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati svolti lungo tutta la filiera del telemarketing
Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato il ‘Codice di condotta’ per le attività di ‘telemarketing’ e ‘teleselling‘ promosso da associazioni di committenti, ‘call center’, ‘teleseller’, ‘list provider’ e associazioni di consumatori. Il ‘Codice’ acquisterà efficacia una volta conclusa la fase di accreditamento dell’organismo di monitoraggio – che è un organismo indipendente chiamato a verificare l’osservanza del ‘Codice di condotta’ da parte degli aderenti e a gestire la risoluzione dei reclami – e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Per assicurare il rispetto della normativa privacy dal contatto al contratto, le società che aderiranno al ‘Codice’ si impegneranno ad adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati svolti lungo tutta la filiera del telemarketing. Dovranno raccogliere consensi specifici per le singole finalità (marketing, profilazione, ecc.), informare in maniera precisa le persone contattate sulle finalità per le quali vengono usati i loro dati, assicurando il pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa privacy (opposizione al trattamento, rettifica o aggiornamento dei dati). Introdotte, inoltre, regole per contrastare il fenomeno del sottobosco dei ‘call center’ abusivi. Il ‘Codice di condotta’ stabilisce infatti che nei contratti stipulati dall’operatore con l’affidatario del servizio dovrà essere prevista una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni vendita di servizi realizzata a seguito di contatto promozionale senza consenso. Le società saranno tenute ad effettuare una valutazione di impatto nel caso svolgessero trattamenti automatizzati, compresa la profilazione, che comportano un’analisi sistematica e globale di informazioni personali. (Comunicato del 24 marzo 2023 del Garante per la protezione dei dati personali)