Stop alla ricerca automatizzata online per formare elenchi telefonici
Multa per il sito ‘www.trovanumeri.com’. Si è appurato che il titolare del sito non aveva un’idonea base normativa per trattare i dati
Stop del Garante per la privacy al ricorso al cosiddetto web scraping, ossia alla ricerca automatizzata nel web, per formare elenchi telefonici. Nello specifico, il Garante ha vietato al titolare del sito web www.trovanumeri.com la costituzione e la diffusione on line di un elenco telefonico formato rastrellando i dati tramite web scraping e gli ha ingiunto il pagamento di una sanzione di 60.000 euro. L’attuale quadro normativo non consente, infatti, la creazione di elenchi telefonici generici che non siano estratti dal database unico che contiene i numeri telefonici e i dati identificativi dei clienti di tutti gli operatori nazionali di telefonia fissa e mobile. Dagli accertamenti effettuati dal Garante è emerso che il titolare del sito non aveva un’idonea base normativa per trattare i dati e che sul sito mancavano le indicazioni per rivolgersi al titolare del trattamento, come pure assente risultava la possibilità di ottenere la cancellazione dei dati in caso di mancato funzionamento dell’apposito ‘form’. E anche nella breve informativa privacy pubblicata non era indicato l’intestatario del sito, la cui identificazione ha richiesto lunghe indagini, sottolinea il Garante. A fronte di tale quadro, il Garante ha dichiarato dunque illecita la raccolta, la conservazione e la pubblicazione dei dati personali realizzate dal sito web www.trovanumeri.com.
Nel definire l’ammontare dell’ammenda, comunque, il Garante ha tenuto conto della gravità della violazione, dell’elevato numero di soggetti i cui dati sono stati pubblicati (circa 26.000.000 di utenti), della durata della violazione e del carattere doloso della condotta dell’intestatario. Quale unico elemento attenuante, il Garante ha considerato le dimensioni economiche del titolare, che riveste la qualifica di piccolo imprenditore. (Provvedimento del 17 maggio 2023 del Garante per la protezione dei dati personali)