Sistema creditizio e organismo di monitoraggio per tutelare i consumatori: via libera dal Garante per la Privacy

Approvato anche, in via definitiva, il codice di condotta per gli operatori del settore finanziario e creditizio

Sistema creditizio e organismo di monitoraggio per tutelare i consumatori: via libera dal Garante per la Privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali ha accreditato il nuovo organismo di monitoraggio per tutelare i consumatori da eventuali problemi con i sistemi di informazione creditizia e ha approvato in via definitiva il codice di condotta per gli operatori del settore. Il nuovo testo, che acquisterà efficacia il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, completa così l’iter di adozione del codice di condotta già approvato con riserva dal Garante il 12 settembre 2019, la cui operatività era stata però subordinata proprio al completamento della fase di accreditamento dell’organismo di monitoraggio, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo in materia di privacy. Il codice di condotta per l’analisi del rischio creditizio definisce una cornice di garanzie che contribuiscono al corretto funzionamento del mercato finanziario e creditizio. E chiarisce le categorie dei dati che possono essere trattate, le modalità di raccolta e registrazione dei dati, le modalità con cui gli i consumatori devono essere informati, i tempi di conservazione dei dati e le modalità con cui deve essere fornito il preavviso della segnalazione. Inoltre, prevede che l’organismo di monitoraggio verifichi l’osservanza delle regole da parte degli aderenti e dei gestori dei sistemi di informazione e gestisca i reclami dei consumatori: chi dovesse ritenere che la mancata erogazione del credito possa dipendere da inesattezze delle informazioni contenute nei sistemi di informazione creditizia potrà dunque, d’ora in poi, rivolgersi direttamente all’organismo di monitoraggio. Ma il reclamo al nuovo organismo non precluderà comunque, viene precisato, la possibilità di rivolgersi al ‘Garante per la protezione dei dati personali’, che manterrà inalterate tutte le sue competenze, incluse quelle di vigilanza sull’organismo di monitoraggio stesso. (Deliberazione del 6 ottobre 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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