Ricette mediche transfrontaliere: servono maggiori garanzie

Parere del Garante sullo schema di decreto del Ministero della Salute che definisce le modalità di accesso alle prescrizioni di medicinali rilasciate nel territorio italiano a pazienti che intendano utilizzarle in un altro Stato membro dell’Unione Europea

Ricette mediche transfrontaliere: servono maggiori garanzie

Necessarie maggiori garanzie sulla delicata tematica delle ricette mediche transfrontaliere. Questo, in sintesi, il parere offerto dal Garante per la privacy al Ministero della Salute. Preso in esame uno schema di decreto del Ministero della Salute che definisce le modalità di accesso alle prescrizioni di medicinali rilasciate nel territorio italiano a pazienti che intendano utilizzarle in un altro Stato membro dell’Unione Europea. Il Garante ha innanzitutto sottolineato che i dati sulla salute, per la loro particolare natura, necessitano di una tutela rafforzata e devono conformarsi alla specifica normativa sulla protezione dati, rispettandone i principi. Per questa ragione, ha dato precise indicazioni al Ministero per superare le diverse criticità presenti al momento nel testo. In particolare, sarà necessario, secondo il Garante, riformulare e chiarire meglio i rapporti tra i diversi soggetti (medici prescrittori, Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e delle Finanze ecc.) coinvolti nel processo di generazione e utilizzo della ricetta transfrontaliera, specificando la titolarità dei trattamenti dati. Lo schema dovrà precisare meglio anche le informazioni da rendere al soggetto interessato e indicare la corretta base giuridica e il motivo di interesse pubblico rilevante che consentono il trattamento dei dati e dovrà specificare le operazioni eseguibili e le appropriate tutele previste per i diritti fondamentali dei soggetti interessati. Infine, il Ministero dovrà rendere conformi alle indicazioni del Garante le modalità attraverso le quali il ‘Sistema Tessera Sanitaria’ rende disponibili i dati ai ‘Fascicoli Sanitari Elettronici’ e ai dossier farmaceutici attraverso l’infrastruttura nazionale. Andranno specificati anche i soggetti che possono accedervi e per quali finalità. (Parere del 26 gennaio 2023 del Garante per la protezione dei dati personali)

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