Niente accesso all’elenco dei soggetti sottoposti a visita medica per il riconoscimento di una disabilità

I giudici danno ragione all’INPS che si è opposto all’istanza presentata da un ente morale

Niente accesso all’elenco dei soggetti sottoposti a visita medica per il riconoscimento di una disabilità

Legittima l’opposizione dell’INPS alla richiesta, avanzata da un ente morale, di accesso agli elenchi relativi ai soggetti sottoposti a visita medica per il riconoscimento di una disabilità. Decisivo il riferimento, nell’ottica della tutela della privacy, al divieto di trattamento dei dati relativi alla salute della persona. Eccezione possibile, precisano giudici, solo a fronte di palesi motivi di interesse pubblico. In particolare è emerso, osservano i giudici, che la richiesta risulta volta ad ottenere un indiscriminato elenco di nominativi con i relativi indirizzi, senza alcun riferimento temporale o ambito territoriale, e peraltro con finalità del tutto avulse da quelle previste dalla normativa, cioè favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Ciò che va sottolineato, aggiungono i giudici, è che le informazioni richieste relative ai soggetti sottoposti ad accertamento sanitario da parte delle commissioni sanitarie dell’INPS per il riconoscimento di una disabilità costituiscono, in base alla normativa vigente in materia, dati relativi alla salute in quanto riferiti a qualificazioni sanitarie che determinano il riconoscimento dello status di soggetto invalido civile. (Sentenza 13624 del 24 ottobre 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Lazio)

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