Immobile appartenente a più persone: ogni soggetto ha il potere di impugnare le deliberazioni assembleari

Ciò non di meno, tutti i comproprietari pro indiviso della unità immobiliare devono essere individualmente convocati all’assemblea e mantengono il potere individuale di impugnarne le deliberazioni ove sussistano le condizioni. Ove si tratti, poi, di immobile facente parte di una comunione legale coniugale, opera la norma secondo cui la rappresentanza in giudizio per gli atti relativi all’amministrazione dei beni della comunione spetta a entrambi i coniugi e, quindi, ciascuno di essi è legittimato ad esperire qualsiasi azione, non solo le azioni di carattere reale e con effetti reali, dirette alla tutela della proprietà o del godimento dell’immobile, ma anche, come nella specie, le impugnazioni delle deliberazioni condominiali che si assumono pregiudizievoli alla sicurezza o al decoro del fabbricato o all’uso delle parti comuni, senza che sia indispensabile la partecipazione al giudizio dell’altro coniuge. Di conseguenza, nella fattispecie presa in esame dai giudici, entrambi i comproprietari erano legittimati a impugnare la delibera assembleare, sia in forza delle previsioni generali, sia in forza delle disposizioni sulla comunione legale. E la circostanza che la comproprietaria avesse delegato il marito per la partecipazione all’assemblea e che il marito avesse votato a favore o comunque non avesse manifestato il suo dissenso prima della votazione sul punto non compreso nell’ordine del giorno non rileva al fine di ritenere preclusa l’impugnazione della delibera alla comproprietaria. (Ordinanza 27772 del 2 ottobre 2023 della Cassazione)