Esposto contro un’associazione: quest’ultima può accedere ai relativi atti amministrativi
Logico dare la possibilità di conoscere integralmente tutti i documenti amministrativi utilizzati dall’ente pubblico nell’esercizio del potere di vigilanza, a cominciare da denunce ed esposti. Ciò perché l’ordinamento non offre tutela alla segretezza delle denunce
Il soggetto che subisce un procedimento ispettivo o di controllo ha un interesse qualificato a conoscere integralmente tutti i documenti amministrativi utilizzati dall’ente pubblico nell’esercizio del potere di vigilanza, a cominciare da denunce ed esposti. Ciò perché, precisano i giudici, l’ordinamento non offre tutela alla segretezza delle denunce. Non in discussione, perciò, nel caso preso in esame dai giudici, la decisione di una Polizia Locale di accogliere l’istanza di accesso agli atti presentata da un’associazione ed avente ad oggetto eventuali esposti e segnalazioni presentate da privati e proprietari di immobili all’interno di un complesso per un presunto superamento della soglia acustica e per altri disagi. In sostanza, l’associazione è stata destinataria di una serie di accertamenti ispettivi da parte delle forze dell’ordine, accertamenti occasionati da segnalazioni provenienti da cittadini residenti nell’area adiacente gli impianti da essa gestiti e relative a un presunto disturbo causato dai rumori provenienti da una tensostruttura dove si svolgono attività agonistiche sportive. In conclusione, la pubblica amministrazione può consentire all’associazione l’accesso, mediante estrazione di copia, agli esposti presentati nei suoi confronti, eventualmente oscurando i dati sensibili non necessari all’esercizio del diritto di difesa invocato dall’associazione. (Sentenza 538 del 12 gennaio 2023 del Tribunale amministrativo regionale del Lazio)