Condannata la zia che pubblica sui ‘social’ le foto dei nipotini ignorando l’opposizione del padre dei bambini

Evidente l’abuso compiuto dalla donna, che ora dovrà versare 5.000 euro al marito della sorella

Condannata la zia che pubblica sui ‘social’ le foto dei nipotini ignorando l’opposizione del padre dei bambini

Colpevole la donna che condivide su ‘Facebook’ le foto dei nipotini nonostante la contrarietà manifestata dal padre dei bambini. Inutili le obiezioni proposte dalla donna e centrate sul consenso prestato da sua sorella, madre dei bambini. Per i giudici, difatti, ciò che conta è l’acclarata palese contrarietà dell’uomo alla condivisione di foto sue e della sua famiglia sui ‘social network’. Evidente, quindi, la violazione della privacy compiuta dalla donna, che si è basata sul via libera datole da un solo genitore dei bambini. Consequenziale la condanna della donna a risarcire il marito della sorella, versandogli 5.000 euro, cioè 2.500 euro per ogni bambino. I giudici ribadiscono, con specifico riferimento al tema della pubblicazione non autorizzata di fotografie ritraenti l’immagine di minori, che il diritto all’immagine della persona fisica rientra senz’altro nell’ambito dei diritti inviolabili dell’uomo, riconosciuti e garantiti dalla Costituzione, che sancisce la libertà di autodeterminazione della persona in ordine alle proprie scelte esistenziali, tra le quali rientra quella consistente nel rendere o meno accessibile a terzi una fotografia che la ritrae. Detto diritto costituisce, altresì, una proiezione del diritto alla privacy, inteso come diritto all’intimità della propria sfera riservata ed anch’esso tutelato dalla Costituzione, nella misura in cui l’individuo è libero di decidere autonomamente se propalare o meno a terzi le informazioni che lo riguardano. (Sentenza del 17 ottobre 2022 del Tribunale di Rieti)

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