‘App’ per il rimborso del pedaggio: le criticità nella gestione dei dati personali degli utenti costano care ad Autostrade per l’Italia

Decisiva la segnalazione di un utente. Si è appurato che ‘Autostrade’ riveste il ruolo di titolare del trattamento e non di responsabile, come invece indicato nella documentazione che ne regola i rapporti con la società che ha realizzato e gestisce la ‘app’, nonché nell’informativa resa al riguardo agli utenti

‘App’ per il rimborso del pedaggio: le criticità nella gestione dei dati personali degli utenti costano care ad Autostrade per l’Italia

Multa salata - 1.000.000 di euro, per la precisione - per ‘Autostrade per l’Italia spa’, sanzionata dal ‘Garante per la protezione dei dati personali’ per avere trattato in modo illecito i dati di circa 100.000 utenti registrati alla ‘app’, denominata ‘Free to X’, per il rimborso del pedaggio. Le criticità del servizio - che consente la restituzione, totale o parziale, del costo del biglietto autostradale per i ritardi dovuti ai cantieri di lavoro - sono state segnalate da una associazione di consumatori e il ‘Garante’ ha accertato che ‘Autostrade’ riveste il ruolo di titolare del trattamento e non di responsabile, come invece indicato nella documentazione che ne regola i rapporti con la società che ha realizzato e gestisce la ‘app’, nonché nell’informativa resa al riguardo agli utenti. Difatti, è stata ‘Autostrade’, in qualità di concessionario della rete autostradale, ad aver individuato il meccanismo di rimborso, la natura delle misure compensative, le modalità di adempimento, la tipologia del ritardo correlato alla presenza dei cantieri, attribuendo alla società che ha realizzato la ‘app’ solamente compiti di attuazione del servizio. Il ‘Garante’ ha sottolineato che la errata qualificazione dei ruoli privacy rivestiti dalle due società ha avuto immediate ripercussioni sull’informativa resa agli utenti, informativa che pertanto non è stata correttamente formulata, poiché essa avrebbe dovuto riportare l’effettiva identità del titolare, ossia ‘Autostrade’,, nonché tutte le ulteriori informazioni per assicurare un trattamento corretto e trasparente. ‘Autostrade’ è incorsa, inoltre, in una ulteriore violazione per non aver designato la società che ha realizzato la ‘app’ quale responsabile del trattamento. (Provvedimento del 22 giugno 2023 del Garante per la protezione dei dati personali)  

News più recenti

Mostra di più...