Antiriciclaggio: possibile la creazione di un database centralizzato

Parere favorevole sulla possibile istituzione di una banca dati informatica con finalità di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo

Antiriciclaggio: possibile la creazione di un database centralizzato

Legittima la creazione di un database centralizzato in materia di antiriciclaggio. Più precisamente, il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole su una norma volta all’istituzione di una banca dati informatica centralizzata con finalità di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo. Il database sarà alimentato dagli atti, utili ai fini delle valutazioni del rischio di riciclaggio, inviati dai professionisti (commercialisti, avvocati, notai, consulenti del lavoro) nell’esercizio della propria attività. Secondo quanto indicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, la banca dati è destinata a costituire un patrimonio informativo di rilievo per le attività di analisi e indagini delle autorità competenti, tra le quali la polizia valutaria della Guardia di Finanza e la Direzione investigativa antimafia, e, nel caso di operazioni potenzialmente rischiose, il sistema può generare un avviso in grado di garantire maggiore uniformità, da parte dei professionisti, nelle modalità di adempimento degli obblighi antiriciclaggio. Recepite le indicazioni fornite dal Garante, come, ad esempio, la limitazione dell’oggetto del database ai soli dati per i quali già vige, in capo ai soggetti obbligati, una prescrizione di conservazione decennale, e il carattere tassativo dell’elenco dei soggetti legittimati all’accesso. (Parere del 7 luglio 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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